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Villa Basilica capoluogo della Valleriana

Nel 1226, in forza di un documento di Federico II, risulta che Villa Basilica era capoluogo della Valleriana e nel 1242 politicamente soggetta al Vicario Imperiale, residente a San Miniato, detto "al Tedesco", perche vi risiedettero a lungo i Vicari germanici.

Nel 1226, in forza di un documento di Federico II, risulta che Villa Basilica era capoluogo della Valleriana e nel 1242 politicamente soggetta al Vicario Imperiale, residente a San Miniato, detto "al Tedesco", perche vi risiedettero a lungo i Vicari germanici.

A quell'epoca sembra risalgano la costruzione dell 'imponente fortezza di Villa Basilicadella fortificazione del monte più alto della zona, al quale è rimasto il nome "Battifolle", e l'edificazione delle altre rocche del territorio, tra le quali quelle di San Quirico, Pontito, Colognora, Stiappa.

Francesco Baroni, nello studio precedentemente citato, parla della Valle della Pescia Minore e della limitrofa "Vallis Ariana" o "Arriana". Sostiene che questo nome deriv dall' antico "luogo Arrianum", nome di un fundus romano di cui era proprietario un uomo di nome Arrius. Per convalidare questa sua tesi, che conforta citando col Pieri la "Tavola Velleiate" ed alcuni toponimi della Valle del Serchio quali Riana in comune di Fosciandora o "Ecclesia S. Silvestri de Ariana", nell'antico piviere di Loppia presso Barga, rimanda il lettore alla sua monografia, stampata a Lucca nel 1925, sul paese di S. Quirico di Valleriana. Egli non condivide il parere di alcuni scrittori come il Baldasseroni ed il Torrigiani e neppure i dubbi di studiosi di valore quali il Bongi ed il Chiappelli. Il Chiappelli  aveva manifestato le sue incertezze sul Bollettino Storico Pistoiese (15) ; molti anni prima il Bongi, aveva scritto che fra le diverse congetture da porsi in merito all'origine del nome "Valle Ariana" non era da rifiutarsi del tutto quella che un giorno tale zona "fosse abitata da popoli settatori dell'arianeslmo".

Riccardo Ambrosini, del quale sono noti gli studi sulla germanicità di tanti luoghi della Lucchesia, non escluderebbe al cento per cento la tesi del Bongi e del Chiappelli. Egli tiene a ricordare che i popoli calati dal Nord con le loro antiche tradizioni, costumanze e credenze religiose, rimasero fedeli ad esse per un certo tempo e che, come luogo di insediamento, predilessero territori collinari e montagnosi, verdi, ombrosi, particolarmente idonei per la caccia. La dedicazione, nel centro della Vallis Ariana, di una chiesa cattolica a San Quirico, considerato il nemico degli Ariani, potrebbe far pensare proprio al momento dell' affermazione del Cattolicesimo in una zona che cattolica non era o non era più. San Quirico di Moriano, ad esempio, fu edificata proprio in prossimità di Santarlascio, nome longobardo di una zona tipicamente abitata da Ariani.

In contrapposizione alla tesi esposta dal Baroni, prima sulla "Rassegna Ecclesiastica", poi, più ampiamente, nell'opuscolo "Un gioiello della Valleriana: San Quirico, la chiesa e il castello nei documenti lucchesi", il canonico G. Barsotti espose il suo pensiero. Nel Bollettino Storico Lucche- se, il Barsotti scrisse che è errato parlare di "Vallis Arriana" per indicare il territorio dell'antica Vicaria di Villa Basilica col quale oggi si intende quello posto a monte della Pescia Maggiore, è giusto parlare invece di fundus praedium Valerianum romano.

A riprova della sua tesi egli cita una pergamena dell'anno 770, pubblicata dal Bertini nel tomo quarto delle "Memorie e Documenti per servire alla storia di Lucca". Nel documento n. 69 si parla di un certo "Ato filius quondam Iordanni havitator in vico valeriano".

Egli riporta inoltre un passo del testamento che Peredeo, vescovo di Lucca, dettò al suo suddiacono Filippo l'anno 778, in doppia copia, una per l'Archivio Vescovile, l'altra per quello della chiesa da lui fondata. Tale passo "il seguente: "Alia (cartula) vero dedimus suprascripte Ecclesie S. Frediani in Valeriana". La chiesa di San Frediano sorgeva appunto presso quella che i documenti posteriori chiamano villa arriani arriana, ossia nell'attuale paese di Aramo la cui chiesa, ancora oggi, è intitolata a San Frediano.

Il Barsotti, non ponendosi il problema di un insediamento longobardo in quella zona, conclude: "No, l'eresia non trovò qui da noi il terreno adatto e fecondo alle sue radici" (16).

(15) CHIAPPELLI A., a pag. 81 del "Bollettino Storico Pistoiese", a. XXXI, 1929.

(16) BARSOTTI G., San Quirico di Valleriana oppure San Quirico di Valle Ariana?, in "Bollettino Storico Lucchese", 1934, n. 2.

Ultima modifica: giovedì, 09 febbraio 2023

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